mercoledì 16 gennaio 2008

Dada

by pio1976
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Graziano Cecchini, l'uomo che colorò di rosso la Fontana di Trevi, stavolta ha sparpagliato mezzo milione di palline colorate sulla scalinata di Piazza di Spagna.

Secondo me però stavolta ha commesso un grave errore: di palline ce ne volevano molte di più.

A parte gli scherzi, queste iniziative non mi dispiacciono affatto... che poi l'autore si sia lanciato in una motivazione assolutamente sconclusionata, tirando dentro pure la Birmania... Mah!

La manifestazione artistica, secondo me, deve lasciare libero lo spettatore di interpretare l'opera secondo la propria individualità.

L'interpretazione e la critica devono essere un passo successivo alla primordiale sensazione di stupore, o meraviglia. Tutto secondo me, ovviamente....

2 commenti:

Carlo Manara ha detto...

Anche a me la performace non dispiace come atto d'arte, poi se volessimo fare la puntina agli stz, bisogna vedere se l'artista a pagato per ripulire il tutto dopo, o se non si poteva fare anche con il consenso del comune...

Anonimo ha detto...

Quello che mi da fastidio di questo pseudo artista o anarchico dell'arte, è il suo farsi pubblicità in ogni modo ( basta vedere che è subito finito in tv dopo la Fontana di Trevi).
Se poi facesse le sue cosine senza rovinare nulla andrebbe ancora meglio!

Concordo con Charles che alcune sue cose potrebbe benissimo chiederle al comune visto che Walter forse gliele farebbe anche fare.

Mah !

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