lunedì 25 agosto 2008

La fine dei giochi

by pio1976
Posto che non ho visto quasi nulla per problemi tecnici (nel ridente paese del Gargano dove ho trascorso gli ultimi dieci giorni la Rai si vede e non si vede) e logistici (si andava al mare dalle 10.00 alle 17.00*), un po' di cose comunque le ho recuperate in replica.

A parte questo, ecco le cinque cose che mi sono piaciute di meno e le cinque che mi sono piaciute di più.

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(l'immagine qui sopra è presa dalla galleria,
come al solito spettacolare, di The Big Picture)


Le 5 cose che mi sono piaciute di meno:

5. La scherma italiana.
Ok, solito bel numero di medaglie, ma i bronzi delle squadre mi sono sembrati un po' pochino... ma qui mi appello al parere dell'esperto Nick.

4. La nazionale di pallavolo femminile.
Potrà anche aver risentito del caso Aguero (poverina...) e dell'infortunio della Del Core, macheccacchio...

3. Il Brasile di pallavolo maschile che se la prende in saccoccia.
Ok, ha fatto una grande olimpiade e l'argento è sempre meglio che il legno, ma così imparate a lasciare a casa Ricardinho.

Chi è Ricardinho? Un palleggiatore capace di fare queste cose:



2. Magnini.
Che flop.

1. La nazionale olimpica di calcio.
Giovinco: "Ci chiamiamo Italia e con un nome così non possiamo non puntare al massimo obiettivo. Vogliamo l'oro. Puntiamo solo a quello. Le altre squadre non ci preoccupano."
Ba-ha-HAHAHHAH!!


Le cinque cose che mi hanno emozionato di più:

5. La cerimonia di apertura.
Pazzesca.

4. L'esultanza della Pellegrini dopo la vittoria nei 200m.
L'espressione con cui accompagna il pugno nell'acqua è il riscatto per tutta la frustrazione che ha accompagnato i giorni precedenti, e cozza piacevolmente contro tutta la determinatezza (e un po' di arroganza) che la Pellegrini mette nelle interviste.

3. Bolt.
Impressionante.
C'è solo da augurarsi che tra un mese non venga fuori il solito guaio doping.
Finalmente uno che ride quando vince, alla faccia di Rogge e delle polemiche davvero inutili.

2. Alex Schwarzer e Roberto Cammarelle.
Sicuri di vincere, e hanno vinto. Impressionanti entrambi: nelle interviste, lucidamente, analizzavano i motivi per i quali avrebbero vinto: siamo giovani, siamo in forma, gli avversari li conosciamo bene.
E hanno stravinto.

1. Il pianto della Isinbayeva sull'inno Russo.
In generale mi commuove sempre molto il momento dell'inno, soprattutto alle olimpiadi dove un atleta vede premiati tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per arrivare primo.
Vedere un'atleta come la Isinbayeva, sempre sorridente e determinata nell'alzare il record un centimetro alla volta, sciogliersi alle note dell'inno più bello del mondo** è stato davvero molto molto emozionante.

Altre cose notevoli, in ordine sparso: il calcio in testa all'arbitro da parte del taekwondiano cubano, Dalhausser che seppelisce di muri il povero brasiliano nella finale di beach volley, il pesista tedesco che sul podio ha ricordato la moglie morta, e molto altro ancora.

Le olimpiadi sono una cosa sempre emozionante, tra quattro anni ricordatemi di prendere le ferie NON durante Londra 2012...



*Un aneddoto per darvi l'idea: ho seguito la finale dei 100m uomini... alla radio!!!
Praticamente è stato così (il tempo di lettura è praticamente il tempo reale della gara): "Partiti! Bolt! Bolt! Bolt! Record del mondo!"***.


**Gli inni più belli del mondo: 1. Russia - 2. Italia - 3. Marsigliese.

***Per la telecronaca dei 200m aggiungete un paio di "Bolt!".

3 commenti:

Giacomo Brunoro ha detto...

io invece sono riuscito a seguire più o meno tutto, naturalmente un po' a macchia di leopardo come sempre durante le olimpiadi.
Prima le impressioni negative:
1. non prendiamoci in giro, queste sono state le olimpiadi del doping ufficializzato. in quasi tutte le discipline sono stati frantumati i record con incredibile semplicità, per non parlare degli atleti deformati da muscolature innaturali. orami il doping è un dato di fatto, se fosse per me lo farei libero perchè tanto alla fin fine tutti sono più o meno dopati...
2. l'ipocrisia del cio: Roge che fa la predichetta a Bolt mi ha fatto davvero pena, come tutti gli atteggiamente da dementi con i paraocchi dopo la guerra in georgia o il disastro di Madrid.
3. come al solito l'Italia si dimostra un baraccone organizzato alla bell'è meglio, che sopravvive grazie a vere e proprie imprese di atleti singoli che riescono a portare a casa medaglie insperate. vedere Germania e Inghilterra che, con un bacino di atleti più o meno semile al nostro, ci fanno il culo in questo modo è umiliante. per non parlare della Francia, che ha vinto un oro in meno ma che alla fine si è portata a casa 40 medaglie. ma del resto anche nello sport siamo quello che siamo: un paese di incredibili eccellenze che nascono un po' per caso (e a volte per colpi di culo) e che poi, in maniera a di poco inspiegabile, riescono a tenere botta.
4. nuoto, calcio e volley: delusione pazzesca. non tanto per gli uomini del volley, che hanno addirittura sorpreso (anche se quel quarto set con il brasile cazzo...), ma per le donne del volley e per il calcio. roba da vergognarsi.
5. la rai: servizio (e servizi) al limite dell'indecente, per una valanga di motivi che sarebbe troppo lungo spiegare.

Le cose che mi sono piaciute un casino:
1. la medaglia del nostro Schwarzer (non so bene come si scrive) è stata clamorosa, come al solito ho pianto come una fontana...
2. gli Usa che fanno il culo al Brasile e vincono l'oro dopo 20anni: questa è la dimostrazione concreta che nello sport nessuno è imbattibile, che i sogni si avverano e che quando si è un po' troppo arroganti si viene punti. e poi, diciamocelo francamente, se questi vincevano anche 'sta olimpiade diventavano i più forti di tutti i tempi... (su Ricardinho c'è molto da dire: devi considerare che è un pazzo scatenato, vedi cos'ha combinato a modena quest'anno...)
3. la staffetta 4x400 americana: una delle loro atlete è una delle donne più belle che io abbia mai visto, roba da stare male
4. i tanti momenti di grandissimo sport che abbiamo avuto la fortuna di vedere.
5. vedere Jimmy Page che alla sua veneranda età schitarra ancora come ragazzino spaccando di brutto.

Per tutto il resto ne riparliamo tra quattro anni.

Anonimo ha detto...

sarò breve. le olimpiadi son state come sempre belle, tutti bravi e chi ha vinto ha vinto. rai: per quanto ci siano stati siparietti imbarazzanti nelle dirette da studio, le telecronache erano quantomeno superiori a quelle degli europei (ci voleva poco, ma non si sa mai...).
miglior scrittore delle olimpiadi: zoro - imperdibile il suo blog, e secondo me ci scrive pure un libro.
la sensazione alla fine è che mi manchino,ore e ore di sport a vincere la noia e il caldo agostano.
per il resto pazzesco il ping pong.

Nick ha detto...

Ok, ci sto..in rigoroso ordine sparso:

1. Cammariere che batte il colosso cinese. Nettamente, in modo così netto che non è stato possibile “aggiustare” le cose in favore del pugile di casa. Di contro, fra le cose che mi son piaciute meno ci sono gli arbitraggi. Diciamocelo, c’è chi punta il dito sul doping, io me la prendo con gli arbitraggi. E’ un nervo scoperto per me, l’ingiustizia che si combina ai danni di un atleta perché i giudici devono tener conto di altri “aspetti” mi fa incazzare a manetta! Vi ho mai detto che io odio Moggi?!

Altro esempio: (2.) ho scoperto uno sport fantastico: la ginnastica artistica a squadre. Dopo 10 minuti da totale profano ho scoperto che, mentre la ginnastica individuale è una noce indescrivibile, a squadre è molto coreografica ed appassionante. In pratica cinque atlete 12enni si tirano in faccia cerchi e clavette, in un gioco di sponde ed angoli che neanche il biliardo all’italiana con Pupoli!! Dopo dieci minuti ho scoperto inoltre che l’esercizio delle italiane spaccava il culo ai passeri, mentre russe e cinesi, per quanto brave ed aggraziate, avevano coreografie molto più elementari. Risultato? Italia quarta e derubata per ragioni politiche. Così come il fioretto femminile a squadre, gli anelli individuali e altre amenità. Faccio l’italiano ignorante e penso sempre male? Sì, lo so. Come dice Robert De Niro: “Se c’è il minimo dubbio, allora non c’è dubbio!” Quindi la penso così. Che tristezza però.

3. Abbiamo fatto cagare negli sport di squadra. E’ triste ma è così. E il calcio io neanche lo contemplo nelle olimpiadi. Pallavolo, pallanuoto, maschili e femminili..tutti non pervenuti..in compenso mi sono goduto la nazionale americana di basket. Spettacolo. Non c’è altro da aggiungere. Spettacolo!

4. Phelps. Sempre e cmq. Bolt è un fenomeno. Phelps, se permettete lo è di più. Alla faccia dei vari commentatori tecnici che sostengono che non è possibile paragonare lo sforzo di correre i 100m con nessun altro, quindi che chi vince i 100m è un dio, invece vincere 8, dico OTTO medaglie d’oro nel nuoto è più semplice perché sei in acqua,non sudi e quindi fai meno fatica. Purtroppo sì, ho sentito anche questo da mamma Rai. Consiglio a tutti un bel 200m farfalla e poi 100m di corsa..poi mi direte dove avete fatto più fatica.

5. Last but not least. Non ci è piaciuta la solita determinazione italiana di rendere personaggi i nostri atleti, facendo scoprir loro un mondo di lustrini e varietà, ben diverso dal quotidiano spandere sudore e fatiche che serve per vincere qualcosa. Tutti i nostri campioni più celebrati hanno fallito miseramente. I calciatori, Magnini e Rosolino, la Pellegrini (ripeto un oro non mi basta..lo so io e lo sa anche lei che poteva fare molto meglio!) Antonio Rossi, Bettini, Montano ecc. ecc. Tutti a parte la Vezzali, troppo più forte rispetto a tutte le altre. Di contro adoro scoprire ogni volta volti nuovi, nuovi talenti che si sono allenati con determinazione e hanno vinto, spesso stupendo persino gli addetti ai lavori. Onore a loro oggi, in attesa che vengano purtroppo corrotti domani e, conseguentemente, non vincano più un cazzo dopodomani.

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