martedì 3 aprile 2012

Domanda: sono l’unico a pensare...

by Nick
...che l’automobile sia lo specchio dei tempi in cui viviamo?

È di ieri la notizia del crollo del settore auto in Italia, segno più che evidente di una Crisi che tutti stiamo vivendo. Più in generale guidando ho la pretesa di avere il polso della situazione italiana in termini antropologici e sociologici. Mi spiego meglio: è difficile pensare che il tizio che sgasa col Suv al semaforo per percorrere i 200 metri separano abitazione e posto di lavoro sia una persona estremamente attenta al sociale, o impegnata nella comunità.
Allo stesso modo chi costantemente utilizza il parcheggio riservato ai portatori di handicap per i propri comodi difficilmente sarà pieno di attenzioni per altre categorie sociali. Gli esempi sono numerosi e variegati.
Vogliamo parlare di quanti parlano al cellulare durante la guida? Credo sinceramente siano ormai la maggioranza di coloro che incontro sulla strada. O quanti non rispettano le code ai semafori, buttandosi dentro all’ ultimo con una freccia assassina e facendo inchiodare tutti i poveri stronzi che disciplinatamente si erano incolonnati in precedenza.
Potrei procedere così per un pezzo, e questo nonostante il mio nuovo orario di lavoro mi ponga sulla via ben al di fuori delle ore di punta. La realtà è che come Casco Nero in Spaceballs siamo circondati da stronzi, e la situazione sta velocemente degradando.


Tutti noi conosciamo la vicenda di quel nostro amico che, dopo un alterco con un automobilista in evidente stato di alterazione chimica, si è ritrovato a dover rimettere ordine fra i (pochi!) neuroni, mischiati da un proditorio quanto vigliacco assalto alle spalle. Fai presente ad un coglione che la sua guida non è rispettosa del Codice Stradale? Il coglione estrarrà una pistola. Hai la fortuna di non rilasciare il contenuto dell’intestino nelle braghe, negandogli la maschia soddisfazione di aver sortito effetto con le sue minacce? Il coglione reagirà deturpandoti il volto. Dulcis in fondo, la Società, che in fondo è composta di tanti piccoli coglioncelli, non solo prenderà le difese del Coglio Supremo, negandoti la possibilità di sbattere il suo faccione in prima pagina, con tanto di didascalia a caratteri cubitali che specifichi NOME – COGNOME e qualità di imbecillità del soggetto, ma anzi si inserirà violentemente nel tuo martoriato didietro pubblicando invece il TUO nome – cognome – indirizzo, in modo da esporti non già al pubblico ludibrio bensì alle possibili ritorsioni dei migliori amici del Coglione in questione.

A differenza di supposti illuminati giornali cittadini, le cui pagine non meritano neppure il privilegio di incartare il pesce al mercato, qui non citeremo le generalità del nostro amico, limitandoci ad un soprannome evocativo quale “Teddy Bear 75” o “Harrypotta de Noaltri” per via della nuova cicatrice a forma di tempesta tropicale che da qualche settimana gli ingentilisce notevolmente il profilo.
In compenso useremo la vicenda di Teddy per tracciare un edificante parallelo con quanto avvenuto al vostro umile cronista non più tardi di ieri.

Sto percorrendo la statale che da Padova porta a Rubano quando un Bwm satinato mi taglia decisamente la strada ad altezza semaforo Brentelle. Inchiodo abbastanza spaventato e dispiego tutta la potenza del mio clacson per esternare il mio disagio. Ora mi preme chiarire un punto: al contrario del facinoroso Teddy io non ho strombazzato in maniera arrogante o attaccabriga. Il mio gesto era unicamente difensivo, per indicare la mia presenza nella porzione di via che la Bmw aveva deciso di invadere; negli istanti successivi ho visto al volante una ragazza, e nella mia maschilista spocchia adoperai il clacson per segnalarle l’avvenuta infrazione. Come dire, non sono arrabbiato con te, sei una donna e come tale non meriteresti di guidare, ma la colpa non è del tutto tua, è piuttosto della società che permette a te e alle tue simili di esercitare un mestiere diverso dallo stare a casa a stirare, quindi l’unico diritto che posso esercitare è quello di farti presente che se hai deciso che questo è il tuo stile di guida, beh, ragazza mia, stai scegliendo un metodo interessante per fare nuove conoscenze!
Con questo nobile proposito mi affianco alla tamarra vettura e lancio un occhiata al suo interno. Il gentiluomo seduto al sedile del passeggero mi regala un prezioso campione del proprio Dna, sotto forma di scaracchio, che il mio tergicristallo impiega questo minutino buono per far scomparire.

Capito? Non solo il torto di chi compie una manovra scriteriata, ma anche la sfrontatezza di chi si sente comunque superiore agli altri comuni mortali, e di fronte ad una velata protesta può permettersi non già di scusarsi bensì affondare maggiormente il colpo con il gesto più vile del mondo.

Sono rimasto così male che non ho potuto fare altro che procedere per la mia strada, lasciando gli infami con la soddisfazione di avermi lasciato speechless. Qualche istante più tardi, mentre man mano mi riprendevo dallo shock, le parole - e soprattutto le BESTEMMIE! - hanno iniziato a tornare nuovamente copiose, ma la soddisfazione di augurare una morte orrenda a tutti i quattro i componenti della macchina infernale – nella fattispecie lo sputacchiatore deve assistere alla dipartita di quelli che spero non siano solo suoi amici, bensì intimi congiunti, dilaniati dalle lamiere e soffrendo come bestie fino all’ultimo respiro - lascia il tempo che trova innanzi allo smacco subito.

Ecco,una cosetta così, ma con MOLTO più sangue!!!

Per carità, di fronte, e dico FRONTE non a caso!, alle disavventure dell’ Orsetto Marchigiano Teddy a me è andata di lusso. Potenzialmente mi è anche andato bene non aver avuto tempo e spazio per reagire, chissà quali altre sorprese poteva riservarmi un gentiluomo di tal fattura. Però sono preoccupato. Tanto.
 Questo è il mondo in cui crescerà mio figlio? Auguri! Quanto ci vorrà prima che rincontri un altro pezzo di merda talmente fatto o talmente spocchioso da mandarmi all’ospedale/Creatore per un parcheggio contestato? La realtà è che, e dispiegherò qui la potenza del maiuscolo stampatello, VA SEMPRE PEGGIO! Posso dirlo? Io temo che la percepita lontananza di Stato ed Istituzioni, e la conseguente mancanza di Giustizia, con la G maiuscola, ma anche con la G minuscola, quella di tutti i giorni, stia virando quello che un tempo era solo un popolo di furbi verso un popolo di figli di puttana, e che se a breve non si mette un freno a tutto questo il successivo passo sarà l’anarchia. Sto parlando di multe e confische del mezzo a chi parla al cellulare. Sto parlando di sanzioni esistenti che DEVONO essere fatte rispettare. Sto parlando di uno Stato di Polizia? Di Fascismo? Può essere…ma sinceramente c’è davvero chi invece preferisce la merda in cui stiamo annaspando? Se stanotte tre tizi strafatti di crack entrano in casa mia e mettono a repentaglio l’incolumità mia e dei miei cari, io posso solo star zitto e pregare che non succeda nulla di irreparabile, perché se per caso reagisco e faccio la bua ad uno di questi finisco in grane inimmaginabili. Si può realmente parlare di Stato, o di Giustizia in questi casi? Ripeto, le prove sono sotto gli occhi di tutti, basta che in macchina invece di cantare a squarciagola l’ultimo pezzo di Alessandra Amoruso buttiate un occhio a chi vi sta a fianco o vi precede. Brividi. Terrore. Raccapriccio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

a. Il mondo è pieno di stronzi.

b. L'Italia è un paese fondato sulla furbizia e sulla prepotenza del più forte, e prima che si arrivi a considerare diffusamente l'Onestà e la Competenza come valori devono passare un paio di generazioni dall'entrata in vigore di serie leggi, in primis sulle porcate finanziarie (quindi direi almeno tre generazioni), che sono alla base del discorso Il Denaro Viene Prima Di Tutto.

c. Non paragonerei lo stronzo arrogante in Porsche alla banda che ti entra in casa e stupra te e tutta la tua famiglia rubandoti tutto (o anche senza rubarti tutto... solo per il gusto di stuprare te e tutta la tua famiglia), dato che l'arrogante in Porsche è mosso da ben altri istinti.

d. Ciò non toglie che in effetti, ultimamente, di casi in cui l'arrogante di turno l'ha fatta franca (o quasi) se ne sentono molti.

e. La soluzione non è tanto l'inasprimento della pena, ma la certezza della stessa (ma qui poi si inizia a parlare di Giustizia, di Carceri Piene, di Indulto e chi più ne ha più ne metta).

Cordialmente.

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