lunedì 2 aprile 2012

[RECE] 50/50

by pio1976
La trama in poche righe: radiofonico 27enne convinto salutista (non fuma, non beve e, dato che è statisticamente pericoloso, non guida), all'improvviso vede la sua vita sconvolta quando gli viene diagnosticato un neuro-fibroma-sarcoma-schwannoma, e cioè un tumore maligno che, nella fattispecie, gli abbraccia la spina dorsale.



Attenzione: nonostante queste premesse, il film di Jonathan Levine non è il classico film sul dolore e la malattia; questo grazie soprattutto alla sceneggiatura leggera di Will Reiser, che ha messo nel film molto di quello che lui stesso ha vissuto sulla propria pelle quando aveva 24 anni.

Il film è quindi figlio dell'esperienza dello sceneggiatore, ma anche dell'insistenza di Seth Rogen (co-protagonista e amico di vecchia data di Reiser) che ha fortemente contribuito alla realizzazione del film. E proprio l'interpretazione di Rogen è sbalorditiva per come riesca ad essere allo stesso tempo leggera e delicata, e di come dia all'Amicizia una gran bella caratterizzazione.
Il personaggio ispirato a Reiser è invece interpretato da Joseph Gordon-Levitt, attore che si era già visto (in Inception e) in una delle più belle sorprese recenti, e cioè in Hesher.



A completare il cast Bryce Dallas Howard (fidanzata dai molti dubbi), Anna Kendrick (terapeuta alle prime armi) e una straordinaria Anjelica Houston nel ruolo della madre del protagonista.

Il film è molto interessante nella misura in cui è assolutamente sincero: ci sono relazioni che si consolidano ma ci sono anche persone che cambiano e cedono sotto il peso delle responsabilità, famiglie che si riuniscono e legami che traballano. Amicizia, amore e famiglia sono le tematiche di sfondo che integrano e completano la descrizione dell'evento principale, e cioè la scoperta e lo sviluppo della malattia, cosa che però viene narrata senza mai cadere nel pietismo o nella morbosità del dolore.

Si pensa, si ride molto (grazie soprattutto a Seth Rogen) e si piange.

Proprio un bel film.

Segnalo anche, per chi volesse approfondire, un'intervista a Rogen e Reiser in cui si parla della realizzazione del film.

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