giovedì 24 settembre 2015

Mad Max: fury road - la rece di Ca.Ma.

by Carlo Manara
In occasione della mostra allestita allo SUGARCON15 : MAD MAX FURY DRAW il P!ECar team pubblica una serie di post su questo MAD MAX, che ci è piaciuto parecchio.
ecco cosa penso di quelli a cui non è piaciuto Mad Max

Mad Max: fury road - Un amplesso di 120 minuti. 

(contiene SPOILER)

Non parlerò del fatto che Mad Max in questo film è praticamente un pretesto. Non tesserò le lodi di una pellicola che mi ha emozionato senza lasciarmi un attimo di respiro. Non dirò brava a Charlize Theron che è talmente oltre che sembra quasi fuori posto. Ma mi limiterò a lanciarmi in una di quelle spiga-metaforone che fanno tanto critico cinematografico:
Mad Max: fury road non è altro che un amplesso. Un amplesso di 120 minuti. 

quest'immagine si chiama Vagina Dentata. Ho detto tutto.

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Mi spiego (forse):

Nel film ogni spermato-macchine cerca di raggiungere la blindo-cisterna piena di donne (incinte o da incintizzare) in una corsa che si snoda per tube-canyon e che si esaurisce con la morte della donna incinta.

A quel punto la situazione si ribalta ed è la blindo-cisterna che diventa essa stessa lo strumento guidato dalle donne che torna a fecondare la valle con una enorme acqua-eiaculazione liberatoria finale.



ragazze incinte con pompa che innaffiano la terra. METAFORONE


La 'morale' del film (forse anche troppo retorica in alcuni momenti) di incolpare il maschio come guerrafondaio e creatore della situazione in cui vivono ( cfr anche le frasi lasciate dalle concubine nelle loro stanze) e la salvezza che può avvenire solo per mano di donne, è forse un po' banale, ma nella cornice del film rimane (quasi) sempre su un piano che non interrompe la carica di adrenalina di tutta la pellicola.

E quindi capisco che la produzione abbia dovuto assumere una consulente per evitare che il film fosse considerato troppo sessista (http://www.esquire.com/entertainment/movies/interviews/a34751/mad-max-fury-road-rosie-huntington-whiteley-interview/) e non so come dovesse essere 'prima' del suo intervento ma il risultato è quasi esageratamente femminista*. 

Rimane il fatto che alla fine pensi solo: ne . voglio . ancora . !

E allora ripassi ogni frase (poche) e ogni inquadratura e ti rendi conto che il film riesce a dipingere un futuro distopico realistico e profondissimo; in cui vorresti sapere tutto dei personaggi, anche secondari, che popolano questa fiera degli orrori esteticamente incredibile.

Nota negativa:
l'avanti veloce si può sopportare solo in Benny Hill.
E in arancia meccanica. 

Comunque capolavoro.

*termine che forse uso a sproposito e di cui potrei essere cazziato nei commenti.

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