venerdì 27 giugno 2008

Una volta ok, ma due... [Grazie Umberto!]

by Kecco


Zio ken.

O meglio, il povero ken non c'entra, e nemmeno neanche lo zio. Forse c'entrano i loro simili, ma non mi e' dato saperlo.
Pero' qualcuno c'entra. E quel qualcuno e' capace di scherzi "che neanche io so come"...

Ricapitoliamo:

1 - Mercoledi' 25, mattina. Mi sveglio e devo andare a prendere l'aereo a Mestre. L'aereo parte alle 11.30, check in fino alle 10.30-45. Partenza da casa prevista sulle 9.15: un'ora e mezza DOVREBBERO bastare per arrivare a Mestre. Di solito bastano.
Evidentemente no, quantomeno il 25 giugno, mattina.
Partenza dopo aver controllato la situazione traffico: tutto ok. Arriviamo al casello di PD ovest: insegna con"10 Km di coda tra Dolo e casello Mestre". Cazzo. Ok, proviamo la riviera del Brenta, se la coda si e' appena formata forse la riviera non e' ancora intasata. Si va, traffico lento e alcune lungaggini dovete a camion e vecchie su punto. sono le 10 e sono ancora a dolo. La vediamo dura, inizio a pensare il peggio... gia' mi immagino di rimandare il volo a chissa' quando e per quanto... Cmq siamo in ballo e balliamo. Ora 10.30 siamo sulla tangenziale di Mestre, trafficata ma si va avanti: danno 19 min per arrivare all'aeroporto. La vedo dura. Temo per il check in. Ore 11.00, Tessera. Scendo dalla macchina con il valigiame, Scatto ai check in. US Airways ovviamente e' il piu' lontano di tutti, corro come un mona, in mezzo a migliaia di persone... arrivo al banco 3. Non c'e' nessuno. Merda. Chiedo al banco vicino. "Hanno chiuso poco fa e stanno imbarcando". Chiedo ad un pulotto, non mi dà grandi speranze. Chiedo sempre piu' spossato e nervoso ad una addetta che mi manda velatamente affanculo vista l'ora e la mia pretesa di salire su un aereo. Io spiego che mi rode dover stare 40 min a vedere la scritta "volo 715 Philadelphia: ultima chiamata" e se non c'e' un modo per salire... ovviamente il problema e' che chiuso il check in chiuso con i bagagli e magari io ci sarei salito sull'aereo, ma i bagagli? Gia' li perdono in situazioni ordinarie, figuriamoci una cosi'... e poi dopo 3 giorni devo prendere altri aerei e spostarmi, non posso... Nel frattempo messaggio con amici e parenti che increduli dopo le solite cose chiudono con un "...ma allora vai al concerto?". E io: a sto punto!
To sum up: ho prenotato il volo per il giorno dopo con una penale di 100 euro; non poco ma neanche la fine del mondo per quello che immaginavo io. E vabbe', partiro' domani, intanto facciamo sta cazzata: direzione Stadio Meazza, Milano.

2 - Il pomeriggio del concerto e' gia' stato raccontato dal buon Nick. A parte il panico quando il bancomat sembrava volersi mangiare la mia carta (ancora) e complicare ulteriormente il mio espatrio, e' stato una gran giornata musicale. Il boss, anche per un profano come me, si e' dimostrato convolgente come pochi o forse nessuno sa fare, soprattutto a 60 anni. Tanto di cappello. E S. Siro in versione musicale e' al livello di S. Siro versione sportiva, anzi forse di piu'.
Torniamo nella notte, tardi. Vado a letto sulle 4; un po' di sonno e poi via a Mestre di nuovo, solo con maggior anticipo.

3 - 26 Giugno, mattina. Ore 8.15, sono in macchina, di nuovo, con mio padre direzione Tessera. Verso il casello di pd est informano di una coda tra lo stesso e quello di Dolo. Partono porchi, ma abbiamo tempo. Fortunatamente si risolve facilmente e per le 9.00 siamo sulla tangenziale. Ore 9.30 sono all'ingresso dell'aeroporto e mi dirigo al check in. Cerco con lo sguardo i personaggi del giorno precedente ma, per ora, non trovo nessuno. Mi faccio la mia coda per il mio turno di check in. Ore 9.45 l'addetto prende passaporto e biglietto... legge, mi chiede cosa vado a fare, rispondo "un corso". Sul passaporto c'e' la visa credo sia tutto a posto. "Ma il modulo I-20? Dov'e'?" "Non c'e'... non sapevo che servisse anche per l'ingresso... pensavo servisse all'ambasciata per la visa" "un attimo che chiedo". Panico, ma forse si trova una scapattoia. "Guardi, se non ha l'I-20 non puo' entrare negli USA, potremmo farla partire come turista ma poi alla dogana sono cazzi (non ha detto cosi', ndr). Si rischia molto"...e non e' il caso di rischiare alla dogana degli USA, non sono proprio "alla mano".
Merda. Merda. Merda...che faccio? No, non posso perderlo ancora... diventerei la barzelletta di tutto l'aeroporto...chiamo a casa. Me lo faccio portare. "Mamma, vai in camera da me e vedi se nella cartellina xyz c'e' un foglio blablabla con scritto I-20. Se lo trovi, portamelo subito". Nota: mia madre era a casa con mia nipote di 8 mesi. Il foglio c'e', bisogna trovare qualcuno che lo porti. Intanto dico a mio padre di ritornare a casa, che nel caso nessuno fosse disponibile magari lui riesce a fare avanti indietro in 60 minuti. Impossibile. Ma sono disperato. Ore 10.00, meno 40 alla chiusura del check in. C'e' speranza e rassegnazione. Qualcuno mi dice che fino alle 11.00 riescono a tenere aperto (e ieri? dove cazzo eravate?...non sarei partito lo stesso, non avevo il modulo, ma almeno me lo dicevate ieri e oggi non scleravo) il capo dice che chiudono alle 10.35. Chiamo Umberto, pare essere lui l'eletto. E' in strada, sta arrivando al casello di pd est. Ha tutto. Speriamo bene. Io intanto vago di fronte al check in... la coda si affievolisce fino ad esaurirsi... siamo rimasti io, gli addetti, il capoccia e 3 gialli che devono aver problemi di booking... il capoccia mi incrocia un paio di volte e mi chiede come sono messo... "E' partito, sta arrivando" "Noi chiudiamo alle 10.35", vaffanculo. Un signorina, ben piu' gentile mi conforta dicendo che riescono a tenere aperto fino alle 10.50-11.00. Grazie. Incrocio il ragazzo che il giorno prima mi aveva riprenotato il volo. Quasi non ci crede che sono nella merda ancora, solidarizza. Ore 10.25, chiamo Umberto: "Dove sei?" "Sono sulla tangenziale, danno 20 min fino all'aeroporto" "ok!", cazzo, a pelo, forse non ce la faccio ancora. Ore 10.45, il capoccia mi guarda malissimo, parla con altri alla radio e non capisco se si stiano riferendo a me. C'e' cmq ancora un banco aperto e 2 addette... i secondi passano, sudo freddo. Ovviamente poi dovrei andare in bagno e fare colazione "Faccio tutto dopo il check in, tanto avro' tempo" dissi alle 8.00 appena sveglio.
Ore 10.55, ci sono degli Americani che questionano con il capoccia per un problema, non li fanno salire... a me va bene, un diversivo gioca a mio favore, chiamo Umberto "Sono uscito dalla tangenziale, sono sul raccordo, sto arrivando", cazzo cazzo cazzo. Sta per arrivare, se mi chiudono adesso sarebbe la beffa delle beffe.
Ore 11.00. Squillo. "Sono qui". Io lascio i bagagli al check in, volo fuori, cerco Umberto, lo trovo a fatica (mi immaginavo la golf blu scura invece di grigia, chissa' perche'...delirio). Mi da' la cartellina, lo ringrazio - non abbastanza - e volo dentro. Nella cartella c'e' l'I-20, ok. Fanno il check in, mi danno il biglietto. "Si sbrighi che stiamo imbarcando". Io volo, il gate nord e' gia' chiuso quindi devo passare in quello centrale, quello con la coda infinita. Cazzo. Ripeto come un mantra "I'm sorry, my flight is leaving" e arrivo all'ispezione...passo sotto il metal detector con il cell acceso, figurati. Ok, non ho bombe neanche nel culo (o forse si'...) posso andare... volo al gate 17 (...), stanno imbarcando... potevo evitare il rush finale, ma tant'e'. Ce l'ho fatta!

4 - Il resto. In aereo faceva un freddo della madonna e non sono riuscito a dormire. 9 ore di volo sono abbastanza, per uno nelle mie condizioni. L'ipod crasha. Grazie, ci mancava anche questo. A Philadelphia mi fanno entrare senza problemi, sembra girare bene. Sono all'imbarco per il volo per S. Francisco, con calma. Potrei andare a mangiare qualcosa e in cesso, ma rimando a sull'aereo. Non ho mai cagato in alta quota, devo provarlo. L'imbarco e' alle 17.25, volo ore 17.55 (ora locale cioe' +6 rispetto a pd). Ore 17.25 iniziano ad imbarcare... ad un certo punto, l'operatrice sclera al telefono. E uno alla volta gli imbarcati ritornano al gate. Tempo 10 minuti e poi "Ci scusiamo ma il volo subira' un ritardo di 2 ore e mezza". Grazie. Grazie 1000. Non inveisco perche' oramai ne ho passate di peggio e colgo l'occasione per andare a mangiare qualcosa e a piazzare una bomba nei cessi dell'aeroporto. Dopo 2 ore ci imbarcano. Sull'aereo (freddo mortale anche li') ci dicono che dobbiamo aspettare altri aerei, siamo 30esimi nella coda delle partenze... bestemmie in tutto l'aereo. Io sono gia' riuscito a parlare con il buon Fabio (ex bostoniano, ora radiologo/scrubs a S.Francisco) di venire in aeroporto sulle 11.00. Partiamo, 5 ore di volo... tutto liscio tranne il freddo e la totale impossibilita' nel trovare una posizione comoda per dormire. Ho deciso che mi compro quelle pseudo ciambelle/collari e basta. E oltre a quello per il prossimo volo mi porto in cabina una giacca da montagna.
Ore 11.20 pm. Ora locale di S.Francisco (+9 rispetto a pd). Sono atterrato e aspetto il bagaglio. Fabio mi raggiunge. Grandi saluti, mi dice che la Spagna ha vinto 3-0 con la Russia, io non ci credo. Prendiamo il bagaglio e via, sulla sua Golf (da bravo "europeo") sulle strade di S. Francisco fino a casa sua in Vallejo St. centro citta'. Si chiacchiera poi in busta. Lui lavora io sono a pezzi e amen se ci perdiamo sulla cable tv Spagna Russia in differita.


...right now. Mi sono svegliato da un po'. Qui fa freddino, la tempo sta tra i 12 (notte) e 20 (giorno) gradi. Ora faccio colazione, mi doccio e poi esco in citta'. Stasera bisteccona americana.

See you later!

...ma anche, zio ken!


F

6 commenti:

pio1976 ha detto...

Che odissea, cazzarola!!

A. Tu che arrivi in ritardo? strano, zio kèn! :D

B. Non oso immaginare quante persone hanno porconato per le cose accadute in questi due giorni (se poi ci mettiamo la storia del biglietto di Nick... )

C. La Spagna non ha sconfitto 3-0 la Russia, l'ha ASFALTATA. Incredibile.

D. sai già la D..

E. spero che il resto della tua permanenza negli USA sia un po' più tranquillo...

a presto.

PS guardando la tua foto sua Emmezza ha cominciato a scuotere la testa e a dire "Tetto!! Tetto!! No no. Non si fa. Non si fa.". Va' a capire.... :D

Kecco ha detto...

A - io non arrivo in ritardo, di solito, solo quando "devono partire aerei"... ma d'ora in poi...

B - eh beh...

C - peccato, ero sicuro della forza della russia, ma evidentemente l'aver vinto con l'Olanda e' stato loro fatale...

D - vedi B

E - speriamo bene!

ps :D

ps2: questo post lo stavo mandando oggi pomeriggio dall'Apple store di S.F. avevo quasi finito di scrivere su uno dei 20 iMac a disposizione dle pubblico quando un addetto mi chiede di lasciargli il computer perche' deve fare una demo prenotata da una signora sui 60 anni...

ps3 forte tentazione di tirare fuori la carta di c. aspetto fine agosto se ci saranno novita' in casa apple...

Unknown ha detto...

crash dell'ipod? è un segno... io lo ricomprerei lì...

Anonimo ha detto...

Quando l'ipod crasha si tiene premuto il tasto centrale e il tasto menù, dovrebbe fare un reset senza perdere i dati.
I consigli inutili del giorno dopo, una rubrica di
Rafu

pio1976 ha detto...

Quoto e confermo Rafu, l reset funziona alla grande.

Ho dovuto farlo col mio non più tardi di un paio di settimane fa (l'iPod era impazzito e conitnuava a skippare in avanti le canzoni).

Kecco ha detto...

nono, funziona ma mi sa che ALessandro ha detto la cosa piu' giusta!

mhuahauuhauhau


il futuro povero.

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